Marcello Bonanno
“La musica è un linguaggio per concetti, non per oggetti. È affermazione, negazione, corsa, stasi, affanno, solitudine, imposizione, violenza, garbo, dubbio, apertura, chiusura, ostinazione, tensione, ossessione, respiro, domanda, afflato, sinergia, convivenza, filiazione, proliferazione e milioni di cose ancora. Quando compongo ho un pensiero in testa, che, semplicemente, si palesa in termini musicali. Non ho idea di cosa voglio dire mentre compongo, solo qualche “insight” che mi aiuta a procedere con coerenza. A distanza di tempo, a brano finito, mi rendo conto che quel pezzo significa qualcosa. Potrei far finta di credere o provare qualcos’altro, perché più opportuno, perché necessario: tutti i compositori lo sanno fare, è una questione di tecnica, indispensabile per il mestiere. Ma preferisco limitarmi in questo, perché la differenza si sente. E poi non lo trovo corretto nei confronti di chi ascolta.”
[Marcello Bonanno]
Compositore e pianista nato nel borgo medievale di Erice, in Sicilia, milanese d’adozione, Marcello Bonanno si è formato a Palermo, dove si è diplomato col massimo dei voti in Pianoforte, Composizione e Direzione d’Orchestra, e ha poi proseguito gli studi a Milano con Bruno Canino e presso l’Accademia del Teatro alla Scala. Camerista di vasta esperienza nei più vari repertori, collaboratore d’elezione di solisti e strumentisti da prestigiose orchestre europee, Marcello si è dedicato anche all’improvvisazione radicale, lo si è visto nei circuiti europei in progetti di world music o al piano in jazz band concertata con orchestra sinfonica.
La sua musica, di cui spesso è protagonista il pianoforte, porta a una evoluta sintesi scuole, stili e approdi dalle avanguardie del Novecento europeo – con una certa attenzione allo spettralismo e al post-minimal – e rimandi all’armonia e al fraseggio jazz.
Molte delle sue composizioni sono ispirate a principi di matematica e fisica, e sono esito di visioni sonore da riflessioni in cui ragione ed emozione camminano di pari passo, e che Marcello cura di far arrivare all’ascoltatore con rispetto, sincerità, schiettezza, e nella ricerca di una bellezza condivisa, spesso confrontandosi con grandi questioni del nostro quotidiano: dal rapporto uomo-macchina all’ostinata permanenza degli affetti a dispetto dell’uso disumano degli algoritmi, di cui tutti oggi facciamo esperienza. Così la sua musica è insieme complessa e fruibile, e proprio per questo è sempre apprezzata da ascoltatori della più diversa estrazione.
Ha suonato, sia in veste di pianista che di compositore, presso diverse organizzazioni, come Festival dei Due Mondi di Spoleto, Associazione Musicale Lucchese, MITO settembre musica Milano, Amici della musica di Cagliari, Casa della Musica di Parma, Orchestra Filarmonica del Teatro Bellini di Catania, Festival Taormina Arte, Fondazione per la musica jazz The Brass Group di Palermo, PianoCity Milano. Ha più volte fatto parte dell’Orchestra Sinfonica Siciliana e dell’ Orchestra Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna. Ha collaborato, come pianista accompagnatore, in registrazioni per Deutsche Grammophon con Placido Domingo e i Wiener Philharmoniker al Musikverein di Vienna, e ancora con il Konzertvereinigung Wiener staatsopernChor all’Auditorium Manzoni di Bologna e con l’Università del Minnesota al Duluth Entertainment Convention Center (USA).
Marcello Bonanno è figura di riferimento per Almendra fin dalla nostra “preistoria” (ascolta, per esempio, le sue Variationes super Ave Maris Stella per il violoncello di Giovanni Sollima nell’album Sonate di Terra e di Mare), e proprio con Almendra ha deciso di produrre e pubblicare il suo primo album full lenght da pianista-compositore, “Cycles”, disponibile dal 31 marzo 2017.