Giovanni Di Giandomenico | Ambienti

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« La classica diatriba della musica per e dagli ambienti […] è superata da Giovanni Di Giandomenico con disinvoltura grazie alle citazioni di entrambi i maestri [Brian Eno e John Cage] e a personali interpretazioni. […] Un flusso continuo di note, che percorre e attraversa luoghi, paesaggi, città e tempo […], le avanguardie colte del ‘900 e gli sperimentatori più arditi della musica di ricerca anche di origine non accademica. Un mix riuscito, che mostra un musicista ben più maturo della sua età anagrafica e fa presagire un futuro roseo.»
Ondarock

« Un altro bel frutto dell’etichetta-laboratorio Almendra. Di Giandomenico espande, sospende, modella, scompone e ricompone la materia musicale […] I suoi ambienti sono ampi, ma caldi, sensuali e confortanti, come una casa sul mare baciata dal sole. »
Rockerilla

« È un disco tutto da scoprire, da riassaporare con rinnovata attenzione ad ogni ascolto alla ricerca di nuovi dettagli e sfumature che continuamente ne accrescono la ricchezza cromatica ».
SoWhat

«Un lavoro unico nel suo genere, frutto di un giovanissimo “non accademico” (pur provenendo dall’accademia…)»
Fedeltà del suono

« Luoghi, ambienti di transito, sospensioni notturne, paesaggi sonori dalle ampie attese esistenziali ed un approccio che procede per sottrazione. Bellissimo! »
All About Jazz

« …Un percorso artistico che porta Di Giandomenico direttamente nell’universo ristretto degli artisti più rappresentativi del piano contemporaneo in Italia. […] Drone ambientali, minimalismo e cluster convivono con uno stile impressionista che riesce anche a ritagliarsi spazi di struggente lirismo, perennemente in bilico tra astrazione e ritorno alla terra, dove lontani echi di suoni naturali ci riportano con delicatezza a ristabilire un contatto con il mondo lasciato per un attimo fuori. […] Immagini che si trasformano in suono prima e magicamente in musica poi, grazie alla sensibilità di un artista di grande talento »
Argonauta

« Aggiungere parole per incensare Ambienti, un album naturalmente e semplicemente bello, è inutile. […] I complimenti vanno ad Almendra che sta immettendo lavori di altissimo livello, che conciliano radici, emozioni, tecnica individuale e sperimentazione »
Sound36

« Il pianoforte (preparato e non) diviene strumento d’indagine ed esplorazione totale, fondendosi con l’elettronica, e proiettando l’ascoltatore in una dimensione “altra” di sospensione spazio/temporale in stretta connessione con silenzio e contemplazione ».
Blogfoolk

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“I luoghi però non sempre mi restituiscono musica, per me è un po’ problematico spiegarlo, perché da un musicista molti si aspettano che viva e senta musica dappertutto. I luoghi che ho visto e vissuto di passaggio mi lasciano più impressioni visive e olfattive, che uditive. La mia musica infatti attinge proprio a questi luoghi, anzi a volte non potrebbe prescindere da quei luoghi, ma è una fase che precede l’idea musicale vera e propria, e riguarda invece più l’immaginario, la invenzione del pretesto, a volte anche il legame più o meno sentimentale con un materiale musicale che ancora non c’è.” [G.D.G.]

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