alessio pianelli
Alessio Pianelli, violoncellista e compositore siciliano, classe 1989, si diploma giovanissimo con lode al Conservatorio “V. Bellini” di Palermo. Prosegue quindi la propria formazione in Svizzera, alla Hochschule für Musik di Basilea, città dove tuttora risiede dopo aver conseguito “mit Auszeichnung” il Master of Arts in Musikalischer Performance, ricevendo dal governo svizzero lo Stipendium der Schweizerischen Eidgenossenschaft. A complemento della formazione accademica partecipa a corsi e masterclass d’interpretazione e musica da camera di Vito Paternoster, Massimo Polidori, Mario Brunello, Reinhard Latzko, Maria Kliegel, Enrico Bronzi, Giovanni Gnocchi, Valentin Erben.
Luigi Fait lo definisce, ancora giovanissimo, «un asso del violoncello». Stanno a confermarlo le successive molte vittorie in concorsi nazionali e internazionali: Rassegna d’Archi di Vittorio Veneto, Premio “Bärenreiter Urtext” AMA Calabria, il Diploma d’Onore con Menzione Speciale al TIM, Concorso Nazionale di Musica “B. Albanese”, Grand Prize Ibla. Tra i suoi successi il Primo Premio e il Premio Speciale “Città di Porec” all’ International Cello Competition “Antonio Janigro” in Croazia, il primo premio e premio del pubblico allo Schenk Stiftung Wettbewerb di Zofingen e il premio 2013 della Fondazione Renzo Giubergia di Torino, oltre alle varie borse di studio assegnategli dalle fondazioni svizzere “Lyra Stiftung” e “Nicati de Luze”.
Dal 2009 ha ricoperto il ruolo di primo violoncello nell’Orchestra 1813 di Como, nell’Orchestra Davinci di Basilea e nell’Orchestra dell’Ente Luglio Musicale Trapanese.
Fin da giovanissimo condivide il palco con grandi interpreti della scena internazionale della musica classica, tra i quali M. Brunello, G. Tavares, G. Sollima, I. Monighetti, T. Demenga, S. Simionescu, V. Jacobsen, A. Oprean, F. Benda, A. Kernjak, M. Piketty, T. Schabenberger. Suona da solista con orchestre sinfoniche e da camera quali la Jugend Basel Kammerorchester Birseck, Arkedemos ensemble, Gli Armonici, l’Orchestra 1813 del Teatro Sociale di Como, Neues Orchester Basel, l’Orchestra dell’Ente Luglio Musicale Trapanese, l’Orchestra giovanile della Sinfonica di Palermo, I Musici di Parma, l’Aargauer Sinfonie Orchester, l’Orchestra da camera Desono, Sinfonieorchester Basel e la Baden-Baden Philarmonic Orchestra.
L’attitudine di Alessio Pianelli per il dialogo e la condivisione di esperienze si realizza anche in una appassionata attività cameristica, con formazioni stabili come l’ Avos Piano Quartet e l’Ambra Piano Trio, con le quali realizza tournée e incisioni discografiche in Italia, Svizzera, Francia, Germania, Belgio e Giappone.
Il dialogo sempre aperto coi compositori coetanei e l’interesse per la musica d’oggi sono una ulteriore naturale declinazione della ricerca di Alessio, realizzata tra l’altro – nel rapporto mai interrotto con le radici siciliane – come membro stabile del Giacomo Cuticchio Ensemble, col quale ha debuttato all’Auditorium Parco della Musica a Roma dopo la pubblicazione dell’album “Quaderno di Danze e Battaglie dell’Opera dei Pupi” (Sonzogno/Egea, 2014).
Nel 2015 prende parte alle incisioni dei trii per pianoforte e del trio d’archi di Marco Nodari per la label “Concerto” e, con l’Avos Piano Quartet, i quartetti op. 47 di Schumann e op. 25 di Brahms per l’etichetta giapponese “Livenotes Nami Records”.
Nel giugno 2016 la sua composizione “Tanzen wir!” vince il 1° premio e la Targa SIAE alla terza edizione del Concorso di composizione “In clausura” dei 100cellos al Ravenna Festival.
Alessio Pianelli contribuisce allo sviluppo della factory creativa siciliana Almendra Music dalla sua costituzione, con un primo esito nella pubblicazione di “Prélude” (Almendra Music, 2014) , album di debutto solistico, con musiche di J.S.Bach, Weinberg, Demenga (prima incisione mondiale) e Tsintsadze. In prossima uscita due nuove pubblicazioni discografiche, tra le quali, a febbraio 2017, nuovamente in Almendra Music,il nuovo album solistico, “Sulla Quarta”, che segna anche il debutto discografico di Alessio Pianelli come compositore: uno sviluppo della ricerca intrapresa in “Prélude”, con la musica nuova composta da Alessio Pianelli in dialogo con la quarta Suite di J.S.Bach e un lavoro di Giovanni Sollima in prima incisione.